Pro memoria sulle scadenze della nuova convenzione tra Comune e Cava


La nuova Convenzione tra Comune e Cava Campana, registrata l’11/10/2021, stabilisce alcune scadenze. A dir la verità queste sono “nuove” scadenze perché quelle previste dalla vecchia Convenzione (sottoscritta il 26/10/2012) non sono state rispettate. Non sono stati infatti rispettati i termini già previsti per lo spostamento degli impianti, del ripristino dell’area di proprietà comunale e la riconsegna dell’area dove attualmente sono posizionati gli impianti di vagliatura e le vasche di decantazione dei fanghi.

La nuova Convenzione cancella le vecchie scadenze e ne propone delle nuove. Non è una bella premessa, ma tant’è… In ogni caso se saltano questi “paletti” concordati tra le parti anche la nuova Convenzione risulterebbe carta straccia.

Vediamole queste scadenze nel dettaglio:

a) la prima è relativa allo “spostamento degli impianti di vagliatura” ed è fissata al 31/08/2021;

b) la seconda riguarda il “recupero dell’area di proprietà comunale” dove attualmente sono posizionati gli impianti di vagliatura e gli uffici ed è fissata entro il 30/05/2022;

c) la terza scadenza è la “cessione al Comune dell’area denominata Bosco Quadro per un totale di 27.466 mq” che avverrà alla fine dell’attività estrattiva e del recupero ambientale dell’area e comunque non oltre 6 mesi dalla fine del recupero;

d) la quarta scadenza è la “concessione alla Ditta Campana dell’utilizzo delle vasche di decantazione (poste sul terreno comunale)” fino al 31 ottobre 2022. “Successivamente a tale periodo l’area delle vasche sarà restituita al Comune interamente recuperata, come da progetto autorizzato;

e) la quinta scadenza “la predisposizione di un progetto di compensazione forestale pari a 15.700 mq sul mappale 51″ (quello di proprietà comunale in cava). E’ un impegno in cui non è fissata una scadenza.

Chiunque voglia occuparsi della Cava e del suo recupero concreto deve fare i conti queste scadenze tenendo anche conto che i progetti di recupero di cui al punto b) e c) sono già stati approvati dalla Regione all’atto della concessione allo scavo e dal Parco del Ticino. Sotto riporto una tavola riepilogativa dei progetti di recupero, ma ci sono anche altre tavole che stabiliscono la tipologia delle piante da utilizzare.

In merito al punto a) non c’è stato nessun comunicato ufficiale del Comune sul rispetto di questa scadenza e l’Associazione 5 agosto 91 che ha chiesto in Commissione Ecologia di fare un sopralluogo aspetta ancora di poter accedere alla Cava.

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